Al giorno d'oggi particolare attenzione è concentrata ai centri di analisi meglio conosciuti come centri di costo.
Fino a qualche tempo fa nelle contabilità industriali, i costi erano direttamente attribuiti ai prodotti senza filtrarli ai
centri d'imputazione in cui avevano avuto origine.
L'utilizzo dei centri, ormai di grande diffusione ed utilizzo è particolarmente utile per i seguenti motivi:
- Corretta imputazione dei costi, specialmente per quelli indiretti, ai singoli prodotti;
- Maggiore controllo e responsabilizzazione delle diverse aree aziendali.
- Disponibilità di dati nei processi decisionali sulle singole unità operative.
Tale calcolo viene eseguito per capire principalmente quali attività conviene svolgere al proprio interno e quali invece conviene
affidare a terzi.
Fino ad ora infatti tutti i costi venivano attribuiti a tutti i prodotti.
Con tale sistema, invece per ogni prodotto vengono calcolati i costi che effettivamente vengono sostenuti.
Per calcolare tale costo vengono presi in considerazione i costi diretti11 e i costi indiretti12
che successivamente vengono scomposti e attribuiti soltanto a quei prodotti per la cui produzione sono stati sostenuti effettivamente quei costi.
La scomposizione del costo avviene attraverso il metodo della ripartizione proporzionale che si basa sul concetto di centro;
un costo indiretto infatti non può essere attribuito al prodotto che lo ha sostenuto, e quindi lo si attribuisce al suo centro
di appartenenza.
Il centro costituisce un'entità univoca ed autonoma riconoscibile all'interno della struttura aziendale13.
Ogni singolo prodotto riceve una quota di costo riferito ad un centro in proporzione all'uso che ha fatto del centro.
L'usura del centro si può basare su un qualunque criterio di riferimento:
- Numero di ore lavorate.
- Numero di quantità prodotte.
- Tempo macchina impiegato.
- Metri quadri del locale.
Al fine di calcolare il "costo vero" attribuibile ad un prodotto, un diffuso approccio è l'Activity Based Costing14.
Questo trova una precisa motivazione nella seguente considerazione: tra il prodotto e il consumo di certe risorse non c'è un
legame diretto.
Pertanto non è il prodotto che genera direttamente i costi e non può essere quindi l'unico oggetto di calcolo a cui imputare direttamente tutti i costi.
Il prodotto, infatti, per essere ottenuto e venduto richiede che vengano svolte delle attività e sono queste ultime che consumano
risorse e generano i costi.
In quest'ambito le singole attività sono definibili come quell'insieme di azioni o di compiti elementari che hanno per obiettivo
quello di erogare un servizio o produrre un output tangibile (un semilavorato o un componente di un prodotto) che consenta,
direttamente o indirettamente, di "confezionare" l'offerta che l'impresa propone ai suoi clienti.
L'analisi della gestione per attività permette di capire meglio che cosa avviene all'interno delle funzioni e delle corrispondenti
unità organizzative e di cogliere i legami tra le funzioni e gestire l'azienda come sistema.
Volendo definire le fasi logiche che caratterizzano l'introduzione di un processo di determinazione del costo di prodotto
secondo l'A.B.C., si possono indicare le seguenti fasi:
- Definizione delle attività e del relativo piano dei conti, con l'indicazione dei centri di costo per attività15
- Attribuzione dei costi specificamente ed oggettivamente attribuibili alle diverse attività; si tratta quindi di determinare le risorse assorbite dalle diverse attività attraverso degli indicatori di impiego delle risorse16 procedendo ad una loro quantificazione.
- Determinazione del costo delle singole attività per unità di determinante di costo17 , dividendo il costo totale dell'attività per il valore complessivo attribuito alla determinante di costo.
- Se lo si ritiene necessario, si può anche procedere ad imputare a cascata, attraverso prescelti cost driver, i costi dalle attività di supporto, che non si reputa possibile imputare direttamente al prodotto, alle attività di fabbricazione e vendita. Anche se tale imputazione non è da tutti gli economisti accettata.
- Imputazione dei costi totali delle singole attività ai prodotti, moltiplicando il costo per unità di cost driver per il valore che il cost driver assume con riferimento al prodotto oggetto di calcolo.
Questa analisi viene effettuata ormai in tutte le aziende con lo scopo di capire quali attività è meglio svolgere internamente
e portare avanti quindi una politica di make e quali invece è preferibile affidare a terzi.
Anche gli approvvigionamenti possono essere soggetti a tale analisi, ci saranno beni quindi che conviene produrre e beni
che è meglio acquistare da soggetti terzi.
In questo secondo caso la fornitura integrata diventa una delle opportunità che si prospettano alle aziende per non occuparsi
direttamente di quella fornitura, ma di avere comunque buoni risparmi di costo.
- Nota 11: Legati ad un prodotto o ad una commessa di produzione, come ad esempio: i costi sostenuti per l'acquisto, i costi di la lavorazione al fine di ottenere un prodotto finito.
- Nota 12: Derivano invece da costi di amministrazione, di commercializzazione e di rappresentanza.
- Nota 13: Ogni azienda è costituita quindi da più centri.
- Nota 14: Analisi ABC.
- Nota 15: Activity Cost Pool.
- Nota 16: Resource driver: che possono essere le ore uomo, le ore macchina, le percentuali di utilizzo.
- Nota 17: Cost Driver.