Per effettuare uno studio sulla portata e sul significato del Commercio
elettronico, occorre considerare la prospettiva entro cui questo si pone. In una
prospettiva di comunicazione, il Commercio elettronico può considerarsi come
la diffusione di informazioni tra imprese ed organizzazioni, circa le loro
attività, i relativi prodotti e servizi. In una prospettiva relazionale invece, il
Commercio elettronico consiste nell’insieme di soluzioni volte ad accrescere
l’efficienza e l’efficacia degli strumenti utilizzati delle imprese per
promuovere, sviluppare e consolidare le relazioni commerciali con la propria
clientela, attuale e potenziale. Ebbene, il Commercio elettronico, può essere
classificato in relazione alle diverse categorie di soggetti coinvolti nei rapporti
e nelle transazioni stesse:
- Business to Business o BTB
Il commercio elettronico di tipo BTB¹ , è quell’attività di scambio di beni e
servizi tra imprese, le quali sfruttano la rete per ottenere nuove opportunità di
business. Detta attività di scambio, può essere condotta dalle imprese fornitrici
ed acquirenti, in modo diretto, tramite i siti aziendali privati, ovvero
indirettamente, tramite l’ausilio di particolari intermediari che facilitano
l’incontro tra le imprese stesse.
- Business to Consumer o BTC
La forma di Commercio elettronico più conosciuta, è rappresentata dalla
gestione delle transazioni informative e commerciali tra imprese e consumatori
finali. Questa attività, rappresenta la naturale espansione delle attività di tipo
Business to Business (BTB), e può svilupparsi a diversi livelli di complessità, a
partire dalla “semplice” promozione on line della propria offerta commerciale,
alla possibilità data al consumatore, di effettuare l'acquisto del prodotto o
servizio via Internet, sino ad arrivare alla regolazione online del pagamento.
Sostanzialmente, viene riprodotta in modo virtuale, l’attività normalmente
compiuta dall’operatore economico nel commercio tradizionale. Questo modus
operandi, permette alle imprese, maggiormente permeabili alle innovazioni ed
agli stimoli del mercato, di sfruttare strategie di one to one marketing,
servendo, tuttavia, mercati di massa. Certamente, nel Business to Consumer,
un’importante scelta aziendale, è quella di offrire un supporto di servizi ed
infrastrutture tecniche necessarie a garantire una sicura vendita online, vista
l’esistenza della preoccupazione e diffidenza dell’utente finale circa la
sicurezza dei pagamenti e della reale identità del contraente.
La società di ricerca Bonn Consultancy Empirion² , ha recentemente
intervistato un campione di 7.700 cittadini appartenenti a 10 Paesi europei, tra i
quali Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna, chiedendo quanto
avessero speso, nei mesi precedenti, per acquisti di beni tramite la rete.
Secondo un calcolo annuale, gli europei avrebbero speso ben 16 miliardi di
euro (31 mila miliardi di lire). Nel Regno Unito, le transazioni via rete
superano i 5 miliardi di Euro, mentre l'Italia e' ancora in ritardo, con un volume
di vendite di appena 1,1 miliardi di Euro (2.130 miliardi di lire). Prima degli
italiani, troviamo i tedeschi, che spendono 3,6 miliardi di Euro ed i francesi con
3,4 miliardi di Euro.
Le effettive dimensioni del fenomeno, si comprendono meglio se si guarda il
consumo pro-capite: la Finlandia e' al primo posto con 200 Euro (387 mila
lire), seguita dalla Danimarca con 160 Euro, mentre l'Italia e' fra gli ultimi con
una spesa di appena 20 Euro (39 mila lire) a persona.
Le applicazioni più interessanti, per questa tipologia di commercio on line, si
hanno nei prodotti editoriali, servizi turistici, bancari e finanziari e nei prodotti
software per computer. In ogni caso, il business to consumer, permette di
stabilire un rapporto interattivo con il cliente e di effettuare una
personalizzazione dell'offerta, per cui l'intrattenimento del consumatore nel
sito, svolgerà comunque un ruolo fondamentale per la diffusione dell'e-commerce.
Comunque venga considerato, l'e-commerce, nei suoi diversi
aspetti, sta radicalmente trasformando i modelli e i processi di business, le
modalità di presenza sui mercati e le relazioni con i consumatori. Le piccole e
medie imprese che comprendono l’importanza del Commercio elettronico,
sezione to Consumer, continuano ad investire in tale realtà, creando delle
"Comunità Virtuali", "Negozi virtuali" o "Reti di imprese".
Le "Comunità virtuali" sono ambienti virtuali che aggregano diversi soggetti,
geograficamente distanti tra loro così da permettere agli stessi, di "incontrarsi"
e discutere su argomenti di interesse comune. I siti che ospitano comunità
virtuali sono in forte crescita ovunque e ciò a dimostrazione di come Internet
non soddisfi solo esigenze di informazione, assurgendo sempre più ad uno
spazio di socializzazione e di incontro.
Poiché le comunità virtuali sono costituite sulla base di interessi condivisi,
costituiscono di fatto, target già selezionati per possibili azioni di e-commerce.
L'apertura di rapporti di collaborazione con una comunità virtuale permette
all’impresa di comprendere meglio il proprio target, e di coinvolgerlo nella
progettazione e nella valutazione dell'offerta. Ciò è possibile sviluppando
gradualmente livelli di interattività sempre più complessi. Ebbene, questa
sinergia informativa, si rivela particolarmente utile per le PMI, visto che con
Internet è possibile sviluppare relazioni dirette e durature con i consumatori
finali, fino a coinvolgerli nella realizzazione di nuovi prodotti e servizi,
raggiungendo così maggiori gradi di personalizzazione dei prodotti da offrire.
Un "negozio virtuale", può essere definito, da un punto di vista tecnologico,
come un insieme di infrastrutture ed applicazioni che consentono la gestione in
Internet del processo di vendita di beni o servizi. Questo, è costituito da diverse
funzioni aziendali, organizzate in modo tale per rendere efficiente l’intero
processo della transazione commerciale:
- Interfaccia pubblica, con la quale si presenta il negozio, i prodotti e le
promozioni, consentendo al surfer (visitatore), di ricercare facilmente gli
articoli presenti, guidandolo lungo tutto il processo d’acquisto;
- Interfaccia gestionale, la quale consente la gestione dell'assortimento, la
definizione e l'applicazione delle condizioni di vendita ed il controllo
dell'attività (compresi gli aspetti di marketing e di customer database);
- Database prodotti, dove si raccolgono le informazioni sugli articoli in
vendita per informare i visitatori circa le caratteristiche e disponibilità
degli stessi;
- Carrello virtuale, che consente di selezionare più prodotti situati in diverse
sezioni del sito, per poi ritrovarli tutti al termine della visita ed effettuarne
così l'acquisto;
- Cassa, con la quale si riepilogano le specifiche dell'ordine, informando
l'acquirente delle condizioni di vendita; consentendogli di eliminare gli
articoli non più desiderati, scegliere le modalità di pagamento, di consegna
e le specifiche di sicurezza sull'inoltro e pagamento dell'ordinativo
effettuato;
- Pagamento, che conclude il processo di acquisto. Questo, può avvenire a
conferma differita o in tempo reale, a seconda degli accordi presi con il
sistema bancario.
Un’altra strategia perseguibile, è quella che vede la creazione di una "Rete di
imprese", costituita da un insieme di aziende che, appartenendo alla medesima
catena del valore, sviluppano in modo integrato attività di Commercio
elettronico, al fine precipuo di soddisfare al meglio le richieste provenienti dal
mercato. Questo tipo di organizzazione è resa possibile dall'uso dalle moderne
tecnologie dell'informazione e dalle opportunità di collaborazione generate da
Internet, costituendo, di fatto, un'unica impresa virtuale. Concretamente, tali
imprese, sono connesse tra loro, tramite un'infrastruttura di reti Intranet ed
Extranet, in modo tale da poter integrare i vari processi operativi delle diverse
realtà aziendali senza limiti geografici o temporali, per cui ogni soggetto della
rete copre un singolo segmento della catena del valore necessaria a produrre un
bene o un servizio; ripartendo così il rischio di impresa tra tutte le imprese
partecipanti. Pur trattandosi di una struttura organizzativa articolata, che si
fonda sui rapporti fiduciari sviluppati tra i vari attori, è possibile valorizzare le
competenze distintive di ciascun partner, gli skill, e quindi flessibilità, abilità
comunicativa e capacità di gestione del cambiamento divengono i fattori critici
di successo dell'impresa virtuale.
Questa è la forma più recente di Commercio elettronico tra consumatori finali,
resa possibile dallo sviluppo sulla rete, di siti che organizzano aste online per
diverse categorie merceologiche di beni, che gli utenti possono scambiarsi. Il
sito, organizza l’asta, fissando sia le modalità di funzionamento, sia l’ambiente
entro cui si svolgerà la transazione commerciale tra i consumatori, i quali
potranno, previa registrazione al sito, interagire tra loro e definire anche le
modalità di pagamento e consegna dei beni acquistati. Il sito quindi, non offre
servizi aggiuntivi al semplice incontro tra domanda ed offerta, per cui si farà
garante esclusivamente della reale identità delle parti che partecipano all’asta
stessa.
- Business to Administration
Questo rapporto commerciale online, si instaura tra la Pubblica
Amministrazione e le imprese. Le imprese possono, ad esempio, partecipare a
gare di appalto indette dalla P.A. direttamente online, la quale, a sua volta,
potrà effettuare la ricerca delle aziende tramite Internet, così da richiedere la
partecipazione di un più elevato numero di imprese all’appalto stesso. Questo
settore, potrà espandersi solo se, in un prossimo futuro, avremo modo di
assistere ad un radicale cambiamento di mentalità e diverso atteggiamento della
classe politica dirigenziale presente nella maggior parte strutture Statali e
locali.