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CAPITOLO 4
IL CASO UNITEC D GmbH
4.4 Il magazzino virtuale
La logistica e le nuove tecnologie di rete, costituiscono delle vere e proprie
infrastrutture strategiche tramite le quali, soprattutto le PMI, possono
ridisegnare la propria organizzazione produttiva.
Nei capitoli precedenti,
abbiamo visto come le imprese possano stabilire una comunicazione a distanza
con i propri partner, stringere nuovi rapporti commerciali e di collaborazione
anche con imprese appartenenti a contesti geografici diversi e questo grazie
appunto all’ICT.
Il flusso dei beni tra i diversi luoghi di produzione però,
necessita di nuovi strumenti atti a ridurre le barriere operative che
tradizionalmente hanno rappresentato un limite allo sviluppo delle attività
economiche delle PMI su scala globale. La nuova concezione della logistica,
grazie alle nuove tecnologie, ha permesso alle imprese di rendere più fluidi i
processi produttivi "spazialmente differenziati¹" .
Infatti, tramite una delega in
outsourcing di tutte quelle attività che non rientrano fra quelle comprese nella
area di eccellenza, l’impresa può concentrare le risorse sulla produzione di beni
e servizi, sulla loro qualità, sul design e quindi sulle competenze distintive con
cui creare valore utile per le imprese clienti (in pratica l’impresa riesce a
riorganizzare la propria struttura con una nuova organizzazione a rete della
divisione del lavoro). Nel concetto di impresa estesa e, quindi, di extended
supply chain, la logistica è da intendersi come quell’insieme di attività che guida tutta la
movimentazione del flusso fisico ed informativo delle merci all’interno di una
rete produttiva (come potrebbe essere nel caso di un distretto produttivo).
In tale prospettiva quindi, la logistica non deve più considerarsi come
un’attività sussidiaria, bensì una nuova modalità operativa che consente di
ridisegnare le relazioni di fornitura e distribuzione, oltre ché di coordinare le
attività produttive e di servizio fra imprese localizzate in aree geografiche
diverse.
Si comprende quindi la grande rilevanza che assume l’organizzazione
logistica come strategia competitiva, per tutte quelle piccole e medie imprese e
dei sistemi produttivi locali (distretti) che abbiano una forte propensione
all’export. Prendendo a riferimento il caso da analizzare, possiamo notare come
la logistica, associata all’utilizzo delle nuove tecnologie, diviene quindi una
vera e propria infrastruttura strategica che le aziende dovrebbero saper sfruttare
così da raggiungere economie di scala e di scopo nell’uso condiviso dei propri
magazzini.
Occorre notare però come, per le imprese di minori dimensioni,
l’evoluzione della logistica, rischia di tradursi in una minaccia piuttosto che in
un’opportunità, tanto per la mancanza di mezzi, infrastrutture, risorse e
tecnologie atte a garantire il perseguimento di tali strategie a bassi costi, quanto
per le difficoltà proprie insite nella condivisione di risorse tra più aziende, in
modo particolare, all’interno di quei distretti definibili come concorrenziali,
ossia dove tra le imprese stesse risulta particolarmente difficoltoso, organizzare
un "gioco di squadra² ".
Data per scontata l’importanza e la necessità delle scorte, le aziende che
sfruttano le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, tendono continuamente
a dirigersi verso l’obiettivo dello "zero-scorte" sia per ridurre progressivamente
le quote di capitale immobilizzato e sia per rendere più efficace la risposta alla
crescente variabilità dei cicli produttivi (sempre più brevi).
Persistono comunque delle barriere che rendono difficoltosa l’implementazione
di soluzioni in tal senso per la mancanza di personale dotato di competenze
specifiche in materia e di attrezzature adatte a supportare tali strategie.
L’outsourcing quindi, rappresenta un’opportunità che consente alle imprese di
ottenere nel contempo, sia le economie associate alla riduzione dei costi di
gestione del processo, sia i vantaggi propri dell’operare in real time, così da
evadere gli ordini delle imprese clienti in tempi sempre più brevi. A tal fine, si
affacciano in tale panorama, nuovi operatori che offrono soluzioni radicali per
la e-logistic.
UNITEC, rappresenta quindi un Information based integrator il
quale offre alle imprese clienti, la possibilità di usufruire anche di servizi che
permettano approvvigionamenti comuni e magazzini condivisi.
Il "Magazzino virtuale", rappresenta una possibilità di ottimizzazione della
gestione dei magazzini delle imprese. Tale soluzione, è stata studiata
soprattutto per tutte quelle imprese che operano nei distretti industriali. L’idea
di utilizzare un magazzino unico a servizio di più imprese, non è stata accolta
favorevolmente, scontrandosi con problematiche di natura gestionale. Molte
imprese infatti, tendono a voler conservare la propria autonomia gestionale
(insostituibile fonte di versatilità), e quindi a non voler condividere con la
concorrenza, informazioni strategiche sui propri mercati (siano essi di
approvvigionamento che di distribuzione) o ancora informazioni ad alto valore
aggiunto delle proprie produzioni.
Una prima iniziativa in tal direzione, si è
avuta nel distretto dei marmi della Valpolicella, dove alcune delle imprese
appartenenti al cluster, si sono attivate per un consorziamento logistico, tramite
attività di coordinamento degli investimenti infrastrutturali per la realizzazione
di una piattaforma logistica comune, con l’intento di razionalizzare la
movimentazione e lo stoccaggio delle merci, in entrata ed uscita, per gruppi di
imprese che, oltre ad essere localizzate in uno stesso ambito territoriale,
condividono beni appartenenti allo stesso settore merceologico.
Altro esempio molto importante, è quello relativo al distretto di Montebelluna
(il distretto dello scarpone da sci), dove le imprese cominciano a sviluppare ed
intraprendere strategie di investimento in elementi comunicativi condivisi.
E’
stata creata, a tal fine, una piattaforma gestionale che consentirà, nel tempo, di
implementare soluzioni di progettazioni condivise e di rapid prototyping per lo
scarpone da sci.
Le nuove tecnologie però, oltre alla possibilità della condivisione delle
informazioni, consentono anche, tramite la costruzione di piattaforme virtuali,
la condivisione delle scorte aziendali in un magazzino virtuale, dove un
operatore specializzato, neutrale rispetto a tutte le aziende distrettuali e quindi
che possa assicurare una certa garanzia di trasparenza per tutte le partecipanti
al progetto, UNITEC appunto, gestisca tutte le informazioni sullo stato dei
singoli magazzini aziendali e delle attività di riordino relative agli acquisiti
condivisi.
La condizione per il successo di tale iniziativa però, è subordinata sia
all’adozione di uno standard logistico e comunicativo nel quale si concretizza
tale piattaforma virtuale, che una vicinanza geografica delle imprese stesse per
una migliore organizzazione delle consegne delle merci.
L’area della calzatura
sportiva infatti, si presenta inserita in un territorio dalle dimensioni contenute,
omogeneo e ben definito da un punto di vista funzionale.
Il distretto, si estende
su 15 comuni, con una superficie totale di 320 Kmq. Le imprese appartenenti al
distretto, sono circa 400, tra aziende industriali ed artigianali, caratterizzate da
una straordinaria capacità di innovazione di prodotto e di processo. La logistica
però, continua a rappresentare un nodo cruciale per il distretto. La rapidità della
circolazione delle informazioni e delle merci, è quindi uno degli aspetti su cui
tutte le imprese dovrebbero ragionare ed investire.
I vantaggi propri del magazzino virtuale possono essere spiegati con il lemma
coniato dallo stesso Amministratore della UNITEC, Vincenzo Marino.
Le
scorte di ogni impresa che partecipa al progetto, diminuiscono immediatamente
ma, paradossalmente, ne aumenta la disponibilità. La trasformazione di un
oggetto "fisico" in "virtuale", è sicuramente un’attività impossibile, ma gli
sviluppi delle comunicazioni e della rete informatica, sono in effetti strumenti
che permettono questa "metamorfosi".
Il Magazzino Virtuale è infatti una
espressione dell’uso che si può fare di queste possibili trasformazioni. Sia lo
stato fisico degli oggetti, che il loro lo stato virtuale, vengono considerati
all’interno del M.V. per cui, possiamo definirlo, come un ibrido fisico-informatico.
La condivisione delle informazioni, resa possibile dalle tecnologie di rete,
permette infatti di razionalizzare ed esternalizzare la gestione delle scorte,
fisicamente presenti nei magazzini aziendali. Tramite il M.V. infatti, le scorte
sono rappresentate dalla somma dei componenti, resi disponibili dalle imprese
partecipanti al M.V. stesso e che operano in uno stesso territorio.
Il modello
quindi, trova il suo particolare punto di riferimento nei distretti industriali,
dove la possibilità di condividere materie prime, semilavorati e parti di
ricambio, risulta massima.
I magazzini delle imprese che operano nei distretti
infatti, presentano il più delle volte, delle ridondanze di scorte, oltre a tutta una
serie di problematiche legate alla confusione operativa e logistica che si crea
tra merci in entrata ed uscita.
Fenomeni questi che riguardano tutte le imprese
indistintamente le quali si vedono costrette a sopportare i conseguenti costi di
gestione, esistendo in tali realtà economiche dei "duplicati strutturali". Un
progetto di condivisione, consente quindi a dette imprese, di eliminare sprechi
ed ottenere nuove risorse economiche.
All’interno di ogni magazzino
industriale è normalmente presente una certa quantità di materiali di ricambio,
utili a garantire la continuità produttiva soprattutto qualora si verifichino guasti
o picchi di domanda. In caso di inutilizzo però, tali scorte, devono essere
dimesse senza che siano mai state utilizzate, creando così forme di spreco
economico (si pensi anche ai casi connessi alla sostituzione degli impianti e/o
obsolescenza dei componenti).
Con il M.V., la UNITEC offre a tutte le imprese
del distretto, una riduzione delle scorte da stoccare, senza però la rinuncia ad
una pronta disponibilità delle stesse in caso di necessità e, questo, grazie ad un
sistema software che permette di avere sempre sotto controllo ed in tempo
reale, tutte le informazioni necessarie per la gestione coordinata e globale
nell’utilizzo delle scorte stesse. In caso di utilizzo di scorte da parte di
un’azienda, oltre i limiti della propria disponibilità, UNITEC, tramite il sistema
informatico, procede immediatamente al prelievo della merce dal magazzino di
un’azienda vicina, ed al riordino della merce stessa al fornitore. L’intero
distretto, funziona quindi come un’unica fabbrica e dove il M.V. è costituito
fisicamente dall’insieme dei magazzini di proprietà delle diverse aziende, la cui
gestione però, viene affidata ad UNITEC.
Le economie ottenibili all’interno dei distretti industriali, avrebbero quindi un
grande impatto su tutta la catena del valore nazionale.
(Fonte UNITEC D GmbH, 2001)
(Fonte UNITEC D GmbH, 2001)
(Fonte UNITEC GmbH, 2001)
(Fonte UNITEC GmbH, 2001)
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